IL PROBLEMA DEI CONTRATTI CONCLUSI PRIMA DELLA PANDEMIA
L'impatto della pandemia sui contratti delle imprese in provincia di Bari.
La pandemia di coronavirus è planetaria, e il suo impatto sull'economia e sulle imprese è enorme.
Le principali conseguenze le conosciamo tutti:
- riduzioni rilevantissime - insostenibili nel tempo - di ricavi e margini, con i costi fissi che li divorano letteralmente
- tensioni finanziarie allo spasimo, crediti sempre più illiquidi e inesigibili, finanziamenti sempre più difficili da ottenere
- ristrutturazioni trasversali e riconfigurazioni della supply chain, della produzione e della logistica
- aumento delle tensioni, problemi e contenziosi su tutti i fronti
- pressione tributaria in ulteriore aumento a causa dell'enorme deficit sul bilancio statale
Relativamente agli aspetti contrattuali, spesso l'equilibrio delle prestazioni previste dal contratto originario è stato stravolto dalla pandemia, e l'adempimento così come previsto originariamente non è più possibile o è divenuto troppo oneroso.
Per le imprese è fondamentale avere le idee chiare sui vincoli contrattuali perfezionati prima della pandemia, sulle possibilità di scioglierli, sui relativi presupposti e sugli effetti: non si tratta di aspetti di poco conto, specialmente per i contratti di durata e a esecuzione frazionata.
E' per questo che abbiamo organizzato uno Sportello Legale e una Task Force per aiutarle a capire se e quali possono essere i rimedi sui contratti conclusi prima della pandemia, sia in Italia che in ambito internazionale.
LE CONSEGUENZE IN CASO DI ERRATE VALUTAZIONI
La materia contrattuale è molto complessa: la scelta di un rimedio rispetto a un altro è tutt'altro che trascurabile, e spesso le conseguenze
possono compromettere l'esistenza stessa dell'azienda.
Entra in gioco una gamma di rimedi di natura negoziale, giudiziale o legale, estintivi (cioè di annientamento del contratto) piuttosto che manutentivi (cioè di adeguamento dello stesso); rimedi che vanno dalla rescissione del contratto, alla risoluzione per inadempimento, alla eccezione di inadempimento, alla risoluzione per impossibilità sopravvenuta, alla risoluzione per eccessiva onerosità sopravvenuta, agli istituti di fonte giurisprudenziale come quello della presupposizione.
Rimedi che hanno presupposti, effetti e termini con una loro chiara connotazione, che occorre conoscere: solo una volta che ci si è fatti un'idea precisa sui possibili rimedi esperibili per sciogliere o modificare un vincolo contrattuale, è possibile assumere una decisione correttamente informata sul da farsi, esplorando la possibilità di rinegoziare le condizioni o invocare lo scioglimento del contratto.
Gli aspetti convolti sono innumerevoli: occorre comunque partire sempre dalla disamina del singolo contratto e dalle sue clausole, tenendo conto del tipo contrattuale, delle eventuali previsioni di legge e delle clausole contrarie a norme imperative.
Nei contratti che presentano elementi di internazionalità, occorre far riferimento anche alla disciplina della legge applicabile, alla competenza giurisdizionale, alle norme e ai limiti degli ordinamenti giuridici coinvolti.
Le valutazioni da fare sono complesse e dipendono da numerosi fattori, diversi per ogni realtà; la complessità è, inoltre, amplificata dagli aspetti processuali da tener presenti sia in caso di eventuale contenzioso, sia in caso di eventuale esecuzione forzata.
Anche il fattore tempo è fondamentale, e mai come nel caso di questa pandemia anticipare i tempi è cruciale per non rimanere stritolati dalla crisi (o non cogliere le opportunità).
Le nostre consulenze legali in materia contrattuale possono fare la differenza anche per la tua impresa: anziché preoccuparsi di quanto costa un parere legale qualificato o un primo consulto, la tua azienda deve considerare la posta in gioco e le possibili conseguenze..
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